Anche se in buonafede, potrebbe rispondere professionalmente l’avvocato che utilizza riferimenti giurisprudenziali creati dall’ “I.A.” senza verificarne l’effettiva esistenza, correttezza ed attinenza rispetto al caso analizzato.
Per approfondimenti: Tribunale di Firenze, Sezione Imprese, ordinanza collegiale d.d. 14.03.2025 (In QG Altalex)
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